“A volte per scherzo diciamo: ‘I cattivi tempi sono buoni per il teatro’. Non mancano le sfide da affrontare, le contraddizioni a cui essere esposti e gli status quo da sovvertire. Il mio gruppo teatrale, io e Ajoka, facciamo i funamboli su questa corda da oltre 36 anni. È proprio come camminare su una fune tesa: mantenere l’equilibrio tra intrattenimento ed educazione; tra indagare e imparare dal passato e prepararsi per il futuro; tra libera espressione creativa e scontri decisivi con le autorità; tra teatro socialmente critico ed economicamente sostenibile; tra l’idea di raggiungere le masse ed essere all’avanguardia. Si potrebbe dire che chi fa teatro debba essere un prestigiatore, un mago”.

Voglio iniziare così questo mio articolo di oggi con le parole di Shahid Mahmood Nadeem, autore del Messaggio Internazionale per la Giornata mondiale del Teatro 2020. È un premiato giornalista pakistano, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e televisivo e attivista per i diritti umani. Ogni anno in occasione di questa ricorrenza, viene scelta una personalità del mondo del teatro, o un'altra figura conosciuta per le sue qualità di cuore e di spirito, e invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli.

L’intervento, denominato “messaggio internazionale", viene poi tradotto in diverse lingue e, infine, letto davanti a decine di migliaia di spettatori prima della rappresentazione della sera nei teatri del mondo intero. L’evento ci sarebbe dovuto essere oggi. Dal 27 marzo del 1961, anno in cui a Vienna durante il IX Congresso mondiale dell'Istituto Internazionale del Teatro, su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese, fu istituita la giornata, la ricorrenza si è sempre tenuta. In Italia, in realtà, si tiene solo dal 2015, ma il concetto non cambia: piuttosto, che ne sarà di questa giornata oggi? Siamo tutti spiazzati. Le iniziative per fare teatro alternativo usando il web si susseguono, anche se intravedo un leggero calo di energie. Siamo partiti tutti con molto entusiasmo, ora però, a distanza di tre settimane dalla chiusura dei teatri, qualcuno incomincia a vacillare. Una notizia rilevante e da diffondere è allora il trasferimento di tutto lo staff del Puff (storico teatro nel cuore di Trastevere creato da Lando Fiorini), dalla nuova sede di via Rubattino 1, in zona Testaccio, direttamente in radio, precisamente Radio NSL. “A tutto Puff”, questo è il nome del programma teatro-canzone ideato da Francesco Fiorini figlio di Lando e del Puff. In una diretta Facebook Francesco ha annunciato che oltre a voler stare vicino al pubblico che ormai li segue come una grande famiglia, metterà a disposizione tramite un’asta benefica, alcuni oggetti appartenuti al grande Lando. Lodevole iniziativa che non passerà inosservata neppure nei piani alti del nostro vivere quotidiano. Troppe le perdite ultimamente nell’ambiente dello spettacolo. Sarebbe veramente lungo l’elenco, allora citiamo chi c’è e chi vuole mettercela tutta per strapparci un sorriso e farci compagnia. Nell’occasione non potevano mancare il M° Alberto Laurenti, autore anche della sigla, e l’attore Luciano Lembo, mentre la conduzione è affidata a Bruno Stanzione e Angelo di Palma. In cabina regia, e a debita distanza (come da regolamento), il Dj Max C. Coccellato, e, alternandosi,  tutti gli artisti che ruotano attorno all’organizzazione del Puff.

Mi piace chiudere con un’altra frase estrapolata dal messaggio di Shahid Mahmood Nadeem con cui ho aperto: “La traversata non è mai facile né priva di intoppi. È sempre una battaglia”. Dobbiamo resistere e ce la faremo, aggiungo io.

“A tutto Puff” dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 in diretta sulle frequenze Fm 90.0; sull’App della radio e prossimamente sul digitale terrestre, canale 74.

Per leggere il Messaggio Internazionale di Sharid Mahmood Nadeem

“A tutto Puff”: https://www.nslradiotv.it/

Aggiornato il 27 marzo 2020 alle ore 16:52