La poesia come medicina esistenziale per giovani e non solo

La poesia serve, tra l’altro, a curare l’anima. E i premi letterari che la promuovono, come questa quattordicesima edizione di “Ritratti di poesia” – ideata nel 2006 dal professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele, poeta anche lui oltre che economista e giurista, e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – sono utili per insegnare a giovani e meno giovani i metodi di questa medicina quasi infallibile.

Forse anche per questo motivo quest’anno la rassegna non stop – trasmessa in streaming da Rai Cultura – si è svolta in una nuova “location”, il prestigioso Auditorium di via della Conciliazione. Dove in serata, per restare in tema con le grandi forze poetiche della canzone italiana, si è svolto anche un recital delle più famose canzoni di Mogol e Lucio Battisti suonate da un’orchestra di sedici elementi e cantate da Gianmarco Carroccio, con la partecipazione dello stesso Mogol come supervisore.

Il progetto “Caro poeta”, dedicato ai licei romani, ha aperto la rassegna. I ragazzi sono stati introdotti al pubblico nei rispettivi recital, che hanno spaziato da Ungaretti a Gregory Corso, da nomi noti, come quelli di Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Terry Olivi, Elio Pecora e Lidia Riviello. Presentata anche la nuova collana di poesia (CapoVersi) della casa editrice Bompiani con la rivista web NiedernGasse.

Poi il premio nazionale e quello europeo di “Ritratti di Poesia.280” (Antonio Bux e Joan Josep Bauca), un concorso di poesia tarato sui caratteri di Twitter. Una specie di rassegna di haiku social. E anche Instagram (vincitrice Chiara Fiumi) ha avuto un proprio spazio di elaborazione poetica, in omaggio alle mode social del momento.

Gli ospiti della sezione dedicata alla poesia italiana, “Di penna in penna”, con per la prima volta anche un appuntamento per le opere prime (“Opera Prima”), sono stati i poeti Fernando Acitelli, Annelisa Alleva, Luca Benassi, Antonio Bux, Andrea De Alberti, Anna Elisa De Gregorio, Chiara De Luca, Giuseppe Grattacaso, Giovanni Ibello, Renato Minore, Marisa Papa Ruggiero, Alberto Pellegatta, Giusi Quarenghi, Stefano Simoncelli, Damiano Sinfonico, Francesco Maria Terzago, Giovanna Cristina Vivinetto, Gianni Zampi. La sezione estera, “Poesia sconfinata”, ha avuto come prescelti Jenny Mitchell (Gran Bretagna), Germain Droogenbroodt (Belgio), Philip Morre (GB), João Luís Barreto Guimarães (Portogallo), Samiya Bashir (USA), Nicole Sealey (USA), Eva Ström (Svezia).

Last but not least il Premio Pulitzer per la Poesia 2008 Philip Schultz, un ex dislessico, che ha scritto un libro di ricordi sul suo disturbo neurologico. Momento centrale della quattordicesima edizione, quello dei premi consegnati direttamente dall’ideatore della rassegna, il professor Emanuele che, come si accennava, si fregia di essere anche lui un poeta e di mostrare questo animo poetico in un mondo decisamente prosaico come quello di oggi. I premi della fondazione Terzo Pilastro, per la cronaca, quest’anno sono stati consegnati alla poetessa rumena e attivista dei diritti umani Ana Blandiana e a Paolo Valesio, professore “emeritus” alla Columbia University di New York.

Questa la motivazione per la Blandiana: “La sua poesia, che affronta i temi fondamentali della condizione umana in un’incessante ricerca di equilibrio tra mondo interno e mondo esterno, si contraddistingue per la chiarezza delle sue parole e per il linguaggio semplice ed essenziale, qualità che la rendono universale e adatta a sopravvivere alla naturale corrosione del tempo”. Per Valesio invece si fa riferimento “alla sua opera poetica che è insieme, inscindibilmente, esperienza estetica ed esistenziale”. E poi si aggiunge che “con un linguaggio raffinato, tenendosi sempre in equilibrio tra pensiero razionale e anelito metafisico, Valesio si affida alla poesia per esplorare il confine tra umano e divino e cercare, nel dialogo tra le due dimensioni, una realizzazione spirituale che è il vero fine del suo essere poeticamente nel mondo”.

Per chi si domandasse cosa ha spinto nel 2006 il professor Emanuele a ideare e finanziare questa rassegna di reading poetici e di premi si può rispondere con le sue stesse parole: “L’idea di dar vita a “Ritratti di Poesia” è scaturita, nel lontano 2006, dal mio fermo convincimento che in Italia la poesia dovesse avere la medesima rilevanza, visibilità e fruibilità delle altre forme artistiche (le arti visive, il cinema, il teatro, la musica, la danza), attraverso un appuntamento a cadenza annuale in grado di colmare una lacuna significativa nel panorama culturale della città e del Paese. Nata come momento d’incontro per una ristretta cerchia di addetti ai lavori ed appassionati, “Ritratti di poesia” è cresciuta edizione dopo edizione diventando una manifestazione conosciuta e attesa dal grande pubblico romano e non solo: infatti, l’apertura da me voluta, nel tempo, alla presenza ed alla produzione dei più affermati poeti provenienti da tutto il mondo ne ha fatto un evento di richiamo internazionale, arricchito peraltro dalla feconda contaminazione con altre forme artistiche di assoluto valore. Il traguardo più alto che abbiamo raggiunto con questa manifestazione, in conclusione, è quello di aver contribuito ad una più ampia e variegata diffusione della cultura del verso poetico, ed i risultati di pubblico e critica finora raggiunti ci esortano a continuare, con sempre rinnovata convinzione, nel cammino intrapreso”.

Aggiornato il 21 febbraio 2020 alle ore 21:54