La Voce degli Scrittori, “La casa delle bugie”

venerdì 7 febbraio 2020


Puntuale anche questa settimana la consueta rubrica di libri de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana.

Questa settimana vi consigliamo “La casa delle bugie” di Sue Watson (Newton Compton Editori). Sue Watson è nata e ha studiato a Manchester per poi trasferirsi a Londra, dove ha scritto per tabloid e riviste femminili. Successivamente ha lavorato come produttrice televisiva per la Bbc. Ora vive nel Worcestershire con il marito e la figlia e si dedica a tempo pieno alla scrittura. La Newton Compton ha pubblicato Coincidenze che fanno innamorare e La casa delle bugie.

La Storia

Un racconto giallo dai risvolti inattesi e dalla trama fitta come la complessa ragnatela di dubbi e bugie che si viene a creare nell’inerzia degli avvenimenti. Anche l’amore più saldo e passionale può crollare mentalmente di fronte alla serpe della gelosia, lasciando entrare in gioco timori fino a quel momento totalmente sconosciuti.

“Marianne ha la vita che ha sempre sognato. Una bellissima casa, affacciata sulla strada più esclusiva del quartiere. Tre splendidi bambini, che sono il suo orgoglio e una fonte inesauribile di gioia. A volte soffre ancora per il suo passato: i ricordi vaghi della madre, morta quando lei era ancora piccola, i giorni trascorsi in affidamento… Ma Simon, suo marito, è sempre accanto a lei. È un chirurgo di successo ed è il miglior marito che una donna possa desiderare. Fiori, regali, viaggi. Non c’è niente che non sia disposto a fare per lei. Un giorno però, mentre fanno colazione, Simon le racconta di una nuova collega e il modo in cui si sofferma sulle poche sillabe del suo nome, “Caroline”, scatena in Marianne un’ondata di gelosia. Non vorrebbe saltare a conclusioni affrettate, ma Caroline diventa per lei una vera e propria ossessione. Ha bisogno di notizie sulla donna misteriosa”.

Un’ossessione che diventa pian piano terrore e che porta Marianne ad un logorio interno dalle forti tinte affannose. La protagonista non realizza però quali siano i rischi reali della situazione, lasciandosi trascinare in uno scenario a dir poco scabroso, composto da tasselli tanto oscuri quanto scivolosi. Un thriller intenso, pieno di atmosfere cupe e colpi di scena, un racconto che toglie il fiato e che lascia il lettore in apnea fino all’ultimo verso dell’ultima pagina dell’ultimo capitolo. Sue Watson conferma tutte le sue qualità regalandoci un’altra piccola grande perla.


di Michele De Angelis