La scomparsa di Fred Bongusto, il “crooner” italiano

venerdì 8 novembre 2019


È morto Fred Bongusto. Il mondo della musica è in lutto. Il “crooner” italiano 84enne, malato da tempo, è spirato nella notte nella sua abitazione romana. Cantante popolare negli anni Sessanta e Settanta, ha spopolato con la celebre Una rotonda sul mare. In una nota, l’ufficio stampa del cantante scrive che “la notte scorsa, alle 3.30 circa, ha cessato di battere il cuore di Fred Bongusto”. I funerali saranno celebrati a Roma, lunedì 11 novembre, alle 15, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli artisti in piazza del Popolo.

Fred Bongusto al secolo Alfredo Antonio Carlo Buongusto nasce a Campobasso, ha compiuto 84 anni il 6 aprile scorso. Da qualche tempo aveva problemi di salute. La sua carriera discografica decolla grazie all’amicizia con Ghigo Agosti, che gli scrive Bella bellissima, incisa su 45 giri nel 1962, accompagnata sul lato B da Doce doce, che si rivela per il cantante esordiente un trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo.

Tra gli altri suoi brani più noti Malaga, Spaghetti a Detroit, Amore fermati, Doce doce, Frida, Tre settimane da raccontare, La mia estate con te, lunedì e Prima ceri tu, Balliamo. Bongusto è stato autore di numerose colonne sonore di film, soprattutto commedie all’italiana. Ne firma una trentina per film di successo tra cui Il tigre di Dino Risi, Malizia (candidata al Nastro d’argento), Peccato veniale di Salvatore Samperi, Venga a prendere il caffè da noi e La cicala di Alberto Lattuada. Interpreta la sigla di chiusura dello sceneggiato Joe Petrosino di Daniele D’Anza.

Nel 1964 canta la straordinaria O Cielo Ce Manna Sti ‘Ccose di Armando Trovajoli, per la colonna sonora del capolavoro di Vittorio De Sica: Matrimonio all’italiana, trasposizione cinematografica della commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. Il film è interpretato dai memorabili Marcello Mastroianni e Sophia Loren.

Nel 1979 Bongusto è vittima di un drammatico fatto di cronaca: in sua assenza, due terroristi armati, rivelatisi successivamente essere Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi, si introducono nella sua abitazione spacciandosi per fattorini e, dopo avere legato, imbavagliato e malmenato la moglie Gabriella Palazzoli e la loro governante, portano via dalla casa denaro, gioielli e il disco doro di Bongusto, per un valore di diverse centinaia di milioni.

Nel 1985 pubblica l’album Dillo tu... in cui spicca Ammore scumbinato che ottiene un buon riscontro. L’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con Cantare, ottenendo un grande successo. Bongusto, nella sua eccezionale carriera, ha spaziato anche nel Jazz e nella Bossa nova. Molto intenso il suo rapporto con due grandi artisti brasiliani: Toquinho e Vinícius de Moraes. Dal 5 al 16 dicembre 2007 va in scena l’ultima tournée in Sudamerica, nel corso della quale si esibisce in Uruguay e Argentina.

La sua ultima apparizione pubblica risale al 22 aprile 2013, in occasione del concerto in ricordo di Franco Califano, quando canta il brano Questo nostro grande amore.


di Eugenio De Bartolis