“Il peggio di Cinzia” in tre tappe

L’Altro Teatro è una rubrica settimanale de “L’Opinione delle Libertà” curata da Giò Di Sarno. Si tratta di uno spazio in cui si vuole dare visibilità a spettacoli, opere teatrali in particolare, che pur avendo per protagonisti artisti di talento e soggetti interessanti, faticano ad avere voce sui media nazionali. I quali, come spesso succede, non dedicano molto spazio ad approfondire le proposte di teatri periferici. Ed è proprio in questi teatri, cosiddetti Off, dove spesso si esibiscono attori pieni di talento e si rappresentano gli spettacoli più interessanti. L’intento di questa rubrica è, perciò, quello di fornire un’informazione aggiornata allo spettatore, il quale spesso è ingolfato dalla pubblicità dei “soliti noti” e incanalato in un’unica direzione. In questo caso, senza fare discriminazioni al contrario e compatibilmente con lo spazio settimanale, si darà voce a tutti, senza distinzioni. Andando sul posto, sedendosi in platea e riportando esattamente reazioni e sensazioni del pubblico, facendo così da tramite per fomentare l’interrelazione fra spettatori e spettacolo.

Chiude oggi all’interno della rassegna teatrale “CIVIT’arte” in piazza Biondini nella suggestiva Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, il mini tour di Cinzia Leone.

Lo spettacolo si potrebbe intitolare anche “Un leone di nome Cinzia”, in quanto la bravissima attrice comica mostra una forza da leone, ma col candore di una ragazza. La tv spesso altera o svilisce i personaggi assegnandogli identità diverse dalla loro vera personalità e perciò allontanandoli dalla realtà. Ecco perché tutti dovremmo vedere almeno una volta nella vita un attore, un artista in generale esibirsi dal vivo. Cinzia Leone vista così da vicino nel suo “Il peggio di Cinzia” andato in scena alle terrazze dell’Eur il 26 luglio e a Padova il 31 luglio, racconta di aneddoti che supportati dalla sua ironia - badate bene, ho scritto ironia e non comicità - lascia riflettere lo spettatore su temi serissimi portati alla ribalta in maniera leggera suscitando risate a crepapelle che, come accade negli spazi enormi, arrivano sotto forma di eco. Hanno un tempo più lungo. E anche su questo lei gioca, interagendo con il pubblico. Perché la battuta, e quindi la risata, non arriva a tutti nello stesso istante. Le prime file ridono e dettano l’applauso, mentre le ultime capiscono quanto sta accadendo da quelle centrali e partecipano, in una sorta di effetto domino da risate, applaudendo anch’esse. Alle ultime file si potrebbe dire “Laggiù qualcuno vi ama”, per parafrasare proprio un altro spettacolo dell’attrice.

Cinzia è minuta, vestita da adolescente, la criniera rossa da “leone”, a volte sembra affaticata, ma l’amore per quel che sta facendo le si legge in volto, e la gioia prende il sopravvento. La scenografia è essenziale, ha un supporto video dal quale vengono proiettate alcune parodie con la presenza scenica anche di altri attori. Lo spettacolo mette l’accento proprio sul relativismo del meglio e del peggio. Due facce della stessa medaglia, un concetto quasi marzulliano. Quando dall’odio esce l’amore, dai rifiuti il concime, dalla sofferenza la grinta per rinascere più forti di prima. L’attrice protagonista di una bella televisione della fine degli anni Ottanta con “La tv delle ragazze” ne ha fatto un monito, per la sua storia personale e per il suo modo di intendere la vita. Una donna pratica e concreta, al punto tale da avere una suggeritrice nelle prime file (e non dietro le quinte come è d’uso comune) alla quale chiede aiuto ogni qualvolta dimentica una battuta. Non avremo mai la certezza del fatto che possa essere tutta una messa in scena, perché la suggeritrice con il copione sulle gambe e il piccolo Elio (inseparabile cagnolino dell’attrice) in braccio, ha una prontezza e una professionalità disarmante. Mescolare riflessioni serie e leggere in un’unica battuta è difficile, ma lei ci riesce donandosi anche fisicamente al suo pubblico. Come fa alla fine dello spettacolo offrendosi a dialogare con gli spettatori e lì, allora, lo spettacolo continua anche senza il supporto della “suggeritrice evidente”, come lei stessa ama definirla.

 Per informazioni: 320/3119199

Aggiornato il 02 agosto 2019 alle ore 12:37