La Voce degli Scrittori, “Inciampi”

Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Inciampi” di Gian Marco Griffi (Arkadia). Gian Marco Griffi nasce ad Alessandria il 16 dicembre del 1976. Vive per circa trentuno anni in un paese chiamato Montemagno, in Monferrato. Vive ad Asti, dove lavora in un Golf Club. I suoi racconti sono apparsi su Cadillac, Ammatula, Argo, YAWP, Scorretto Magazine. Ha pubblicato il romanzo Più segreti degli angeli sono i suicidi (Bookabook, 2017).

La Storia

Una bizzarra normalità nella quale muoversi senza seguire una linea retta, ma onde di pensieri ed emozioni. Quella che ci fornisce Gian Marco Griffi è una mappa concettuale articolata volutamente su pochi ma preziosi riferimenti principali, nella quale il lettore è invitato a seguire una via maestra ma con la possibilità di intraprendere sentieri secondari ricchi di sorprese. Perdersi nei meandri di un mondo paradossale e al contempo familiare sarà quantomai avvincente, basta azzerare qualsiasi filtro emotivo, così da assorbire meglio tutto quello che la narrazione ha da offrire.

La seconda silloge di racconti pubblicata nella collana “SideKar” di Arkadia Edizioni  è costellata di situazioni strampalate e personaggi bislacchi, che si muovono sul labile confine tra realtà e finzione. Fausto, il protagonista principale, è il fil rouge che lega tra loro i diversi racconti, la “via maestra” da seguire e poi abbandonare per perdersi nei numerosi eventi che arrivano e mescolare la trama. Tilde, sua madre, è un altro dei punti fermi, ma sarebbe riduttivo soffermarsi su questi due protagonisti. Gli “inciampi” su cui si imbatterà il lettore sono infatti tali e tanti da fornire una ricca varietà di personaggi, non solo umani, nella quale anche il paesaggio, ha un ruolo ben preciso da ricoprire. Nel Monferrato, infatti, Fausto si muove e fa muovere le sue debolezze, le sue stranezze, guidato da un senso di estraneità che lo spinge a vivere alla meglio.

“Inciampi è un libro particolare, costituito da racconti che mescolano emozioni, riflessioni, situazioni paradossali o di assoluta quotidianità, il tutto condito con il pizzico letterario di un Gian Marco Griffi in grande spolvero. E così, tra un sogno in cui il protagonista è un sidecar e l’incontro con un tasso moribondo, tra le paturnie scatenate da un improvviso terremoto e i problemi causati dai cartelli stradali del Monferrato, l’autore riesce a descrivere un mondo strano e bizzarro, ma al contempo più normale di quanto non si pensi. In queste pagine dense e capricciose c’è un po’ di tutto e un po’ di tutti noi, divagando tra alluci valghi, cartoline sdrucite, soldati assonnati, insetti russi da ammazzare, riviste improbabili e poetiche, case abbandonate e case da arredare, per giungere, infine, a un concerto di Umberto Tozzi”.

Griffi prende la vita quotidiana e la “accartoccia” un po’, non per gettarla nel cestino come fosse una brutta copia, ma solo per creare nuove prospettive da cui guardarla. 

 

Aggiornato il 28 giugno 2019 alle ore 16:30