Palazzo Butera: la rinascita di un gioiello

Cosa rimane del “Gattopardo” di Luchino Visconti? Sicuramente i palazzi d’epoca siciliani dove sono state girate le scene più suggestive del film. E Palermo è ricca di antiche dimore nobiliari di notevole valenza storico-artistica, che raccontano la storia di chi le ha abitate, il loro gusto, la loro ricchezza.

Uno su tutti, Palazzo Butera, che dopo anni di abbandono torna al suo antico splendore e sfarzo grazie all’acuta e paziente cura di due collezionisti: Massimo e Francesca Valsecchi. Due lombardi che, nel 2015, hanno incrociato il destino di questo edificio del Settecento che si affaccia sul mare, dando vita ad una collezione di arte contemporanea senza precedenti, frutto di 50 anni di raccolta in giro per il mondo. 

Il palazzo si trova nello storico quartiere de “La Kalsa”, anticamente mal frequentato ma che ora sta riscoprendo una nuova gioventù artistica e urbana. Attualmente i lavori di restauro di questo gioiello architettonico non permettono di usufruire a pieno della maestosità dei luoghi, ma una volta terminati i lavori Palazzo Butera, per volere dei nuovi proprietari, diventerà un laboratorio aperto alla città che  utilizzerà la storia, la cultura, la scienza e l’arte come catalizzatori di sviluppo sociale. Una sorta di ponte culturale tra la Sicilia e il resto del mondo. 

Al piano terra ci sarà una biblioteca di consultazione, spazi per le esposizioni temporanee e per le attività didattiche rivolte agli studenti delle scuole e delle università. Il primo piano rimarrà di fruizione privata e verrà sviluppato un progetto di casa-museo, mentre il secondo piano nobile sarà aperto al pubblico. Artisti, curatori e personalità della cultura potranno essere ospitati nella foresteria, dove potranno lavorare a progetti di ricerca per le mostre e le attività che si tengono nel palazzo. È quasi impossibile resistere ad un viaggio visivo e sensoriale nel cuore di Palermo in una reggia che ha ospitato illustri scrittori e politici. Un tuffo in un passato storico e culturale che permette di rivivere il magico mondo gattopardesco.

Aggiornato il 18 giugno 2019 alle ore 11:16