Francesco Fontana, nato a Venezia nel 63, vive vicino a Caorle (Torre di Mosto), è laureato in Filosofia, poi in Storia, con una tesi molto interessante sulla climatologia veneziana. Studioso di meteorologia è esperto di clima, soprattutto italiano e veneziano. Negli ultimi anni ha riscoperto l’amore per la fisica (specie fisica delle particelle), l’astrofisica, l’astronomia, approfondendo i risvolti filosofici delle scienze fisiche. In politica si considera un liberale di sinistra, avendo come riferimenti i Kennedy, Willy Brandt, Kreisky. Dopo un’esperienza alla Cisl, attualmente lavora al Comune di Caorle in un ufficio che si occupa di cultura per la cittadinanza. Grande passione per la letteratura, oltre ad essere un accanito lettore di narrativa e saggistica, ama molto scrivere.

Come si è avvicinato al mondo della scrittura?

Sono da sempre un grande lettore e amo confrontarmi con il prossimo. Discende quindi in maniera quasi naturale che un grande lettore scelga la scrittura, narrativa e anche saggistica, per interfacciarsi col mondo, dare, ricevere e magari lasciare qualcosa di sé. La scrittura mi concede di ottenere ciò.

Alcuni suoi romanzi sono ambientati a Milano. Perché proprio il capoluogo lombardo?

Perché ho trascorso, e quando posso trascorro ancora, molto tempo in questa città. E poi perché, a prescindere da ciò, io amo Milano, amo la milanesità, amo le sue ombre, il suo fascino antico e moderno. Amo la sua nebbia, la sua neve, il suo caldo, i navigli, i viali alberati. Amo il suo essere centro e periferia assieme, amo la sua storia, i suoi anni Settanta. Amo il suo calcio, amo l’Inter. Amo Jannacci, Gaber, Testori. Riesco ad amare perfino il sindaco Sala, pensi un po’. Nonostante io oggi mi senta lontano come mai dalla politica! Ma proprio questa mia lontananza dalla politica attuale non significa che io non sia un appassionato di politica sana, vera, di storia, di evoluzione sociale. E Milano, con Roma e poche altre città, in tal senso è il top in Italia. Perché io ami Milano è quindi un ‘problema’ mio, un bellissimo problema, intendiamoci, un problema che non intendo assolutamente risolvere! E che mi accomuna a mia moglie e mia figlia.

Parliamo de L’imitatore di Corvi del 2006. edito da Feltrinelli.

È stato il mio primo romanzo. Ha ben venduto, è stato pluripremiato, finalista allo Strega. Rappresenta una specie di ‘summa’ della storia europea dal Primo dopoguerra agli anni Sessanta. Un romanzo che, in particolare, vuole raccontare la Germania, con le sue luci e le sue tragiche ombre. La vede e la tinteggia come autentico cuore europeo, anzi, se posso dire, come ‘core’ europeo, il che rende ancora meglio l’idea. Confesso una cosa: avendo una grande passione per la letteratura mitteleuropea, io per molti anni ho cercato un romanzo che mi narrasse tanti decenni di Germania come intendevo io: non l’ho trovato. Allora l’ho scritto.

La percezione delle Pleiadi, del 2014, edito da Albatros, insieme a Kristina è per sempre del 2017 edito da Aracne, e a L’imitatore di Corvi, costituiscono una trilogia di romanzi a sfondo politico. Qual è il suo punto di vista, riguardo l’attuale situazione politica in Italia?

  Sconforto totale. Vedo il fronteggiarsi di più fazioni faziose, mi si perdoni il gioco di parole, e in quanto tali non credibili. Buonismi, populismi, estremismi, scandalismi, isterismi, sfascismi, tutti -ismi da condannare, tutti ugualmente da evitare. Non si sa chi votare. Un liberal (e liberal-e) come me, liberista con molti paletti in economia, progressista con pochi paletti in etica, laico non sa in chi riconoscersi. Una volta c’era il sogno europeo, oggi c’è ancora? O è addirittura un incubo? Non lo so. So che per un progressista una volta c’era la sinistra, o una sua parte. E oggi? Alle Europee ho votato senza alcuna convinzione, e per la prima volta a favore di una forza per cui non avevo mai votato prima: non è stato un atto di coraggio, purtroppo: è stato un sintomo di disorientamento. Tutto molto triste!

Ci sono suoi libri in uscita?

Le mie ultime pubblicazioni sono due volumi di gialli Milano noir. Le indagini dell’ispettore Battiston, volume I e volume II, editi da una meravigliosa Casa editrice, Panesi, sia in ebook che in cartaceo. Protagonista è una bella coppia di poliziotti, Stefano & Samuela, che agisce nella Milano degli anni Settanta. Ora, dopo i racconti, spero esca presto il primo romanzo di Stefano & Samuela, dedicato alle trame nere nei primi anni Settanta. Poi, ho in mente un secondo romanzo dedicato alle trame rosse nei secondi anni Settanta. Infine, qualche mia opera potrebbe essere ristampata, e questa sarebbe davvero una grandissima soddisfazione!

Aggiornato il 14 giugno 2019 alle ore 13:38