Come si è trasformata la Chiesa cattolica sotto la guida di Papa Bergoglio? È la domanda che si è posto il giornalista e scrittore Arturo Diaconale, firmando un saggio dal titolo “Santità! Ma possiamo continuare a dirci cristiani?”. Il direttore de “L’Opinione delle Libertà” indaga sulla libertà individuale e sulla separazione tra Stato e Chiesa, tratti identitari della civiltà occidentale. 

“Il mio timore è che l’Occidente declini. Questo libro vuole essere un cerino destinato ad accendere un fuocherello”.

“Si tratta di un libro – ha spiegato Arturo Diaconale – in cui cerco di esprimere il punto di vista di un giornalista ed analista politico laico e liberale nei confronti non dell’apostolato religioso di Papa Francesco ma della Chiesa di Bergoglio intesa come soggetto politico e culturale. Un giornalista laico e liberale che sulla scia di Benedetto Croce non può non dirsi cristiano nella consapevolezza di essere il frutto di duemila anni di cultura occidentale. Ma che non può non dirsi perplesso e preoccupato se a mettere in discussione questa identità è un capo della Cristianità deciso a rinunciare alla identità occidentale in nome di una forma di misericordia globalizzata che rischia di trasformare la Chiesa in una Ong senza navi”.

Da un’altra prospettiva, Giancarlo Mazzuca con il suo “Noi fratelli”, analizza i momenti salienti del dialogo tra Cristianesimo ed Islam, in particolar modo nel pontificato di Francesco.

Il tour di presentazione dell'ultimo libro di Diaconale, edito da Rubbettino, vedrà la prossima tappa giovedì 28 marzo, alle 19,30, presso lo Spazio Galileo di Bologna. L’evento sarà condotto da Michele Cassetta.

 

Aggiornato il 27 marzo 2019 alle ore 16:41