I Momix nel Paese delle Meraviglie

Era molto atteso il ritorno a Roma dei leggendari Momix che per l’Accademia Filarmonica Romana e il Teatro Olimpico hanno presentato il loro nuovissimo spettacolo Alice (in scena fino al 3 marzo), nell’ambito della nona edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma organizzato dall’istuzione romana e dal teatro capitolino. Un debutto che conferma il forte legame artistico ultratentennale fra la compagnia, il Teatro capitolino e l’Accademia Filarmonica Romana, di cui Moses Pendleton è – unico coreografo ad esserlo – Accademico dal 2012.

Carismatico creatore e direttore artistico della compagnia, Moses Pendleton propone un suggestivo spettacolo che si ispira alla celebre fiaba di Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie. Uno show che arricchisce il caleidoscopico repertorio di pura poesia con cui la celebre compagnia di danzatori-illusionisti fra le più famose al mondo, cattura il pubblico alla messa in scena di ogni produzione.

Il coreografo più immaginifico del mondo della danza ha scelto così di infilarsi nella tana del coniglio in un mondo magico dove il corpo umano si trasforma e niente è ciò che appare. “Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio”, racconta Pendleton, creatore come Carroll di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti.

Se c’è un aggettivo per meglio descrivere questo spettacolo è: intenso. La magia della fiaba incontra lo sforzo, la grazia, la coreografia in un mulinello fatto di muscoli, leggerezza, colori, luci e magia che rende questo spettacolo imperdibile, per tutte le età. “Life is Short, Art is Long, Momix is Forever.

Vedremo il corpo di Alice che cresce, si restringe e cresce di nuovo, e quelli dei ballerini che mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini. La storia di Alice per Momix è una storia piena di immagini e di logica assurda, un’opportunità per scoprire fin dove arrivi la fantasia della compagnia americana, che con questo spettacolo tenta sentieri ancora inesplorati nella fusione fra danza, luci, costumi, proiezioni.

 

Aggiornato il 26 febbraio 2019 alle ore 11:59