Sanremo 69, la prima serata non convince

mercoledì 6 febbraio 2019


Delude il debutto di Sanremo 69. Il secondo festival targato Claudio Baglioni stecca subito. E gli ascolti parlano chiaramente. La prima serata ottiene il 49,5 per cento di share rispetto al 52,1 per cento dello scorso anno. Le ragioni sono molteplici. La musica c’è, per carità. A mancare è l’intrattenimento. Soprattutto, la comicità. E, a pensarci bene, è un paradosso, considerato il fatto che la conduzione, oltre al “dirottatore artistico” Baglioni, è affiata a Claudio Bisio e a Virginia Raffaele. La verità è che i due, insieme, non funzionano. Non riescono ad essere l’uno la spalla comica dell’altra. Per di più, i loro duetti sono confinati, quasi sempre, alle presentazioni dei cantanti. Con tutta evidenza, la responsabilità è dei due attori. Ma va condivisa con gli autori. Che confezionano la battuta peggiore della serata, che resterà, tristemente, nella storia. La pronuncia Bisio. L’attore ironizza sui ricami della propria giacca: “La mia costumista ha lavorato coi Casamonica”. Ma la Raffaele fa pure peggio: “Salutiamo i Casamonica”. L’attrice è costretta a scusarsi. Ma il web non perdona e si scatena.

L’altro aspetto negativo della serata d’esordio riguarda la decisione di fare esibire tutti e 24 gli artisti del festival. Il risultato è la valorizzazione della musica. A discapito dello spettacolo. Che diventa fin troppo compresso. Ma lo show viene penalizzato anche dai problemi tecnici. L’audio è pessimo. Al punto che Patty Pravo è costretta ad aspettare alcuni minuti prima di cantare insieme con Briga: “Sono venuta a fare una passeggiata o a cantare?”. Sì, l’audio è quasi impalpabile. Non a caso, bisogna aumentare esageratamente il volume per riuscire ad ascoltare bene le canzoni.

Tra i momenti migliori figurano le esibizioni dei “super ospiti” Andrea e Matteo Bocelli. Padre e figlio cantano insieme, “Mare calmo della sera”. È la canzone che lanciò, venticinque anni fa proprio a Sanremo, il grande artista toscano. Dopodiché è la volta di Giorgia, che si esibisce in un convincente, ma ardito medley, tra Jovanotti, Eros Ramazzotti e Whitney Houston.

Le migliori performance canore dei “big” in gara sono quelle firmate dai veri cantautori: Simone Cristicchi, Daniele Silvestri, Negrita e Paola Turci. Deludenti i ritorni sanremesi di Loredana Berté, Arisa e Francesco Renga. Fastidiosamente pretenziosi i tre giovani tenori de Il Volo. Il resto, della compagnia cantante è abbastanza anonimo.

Infine, il ricordo di Fabrizio Frizzi, che oggi avrebbe compiuto sessantuno anni. Tutti in piedi all’Ariston. L’omaggio al presentatore perbene è commovente.

 


di Guglielmo Eckert