Oscar, si ferma la corsa di “Dogman” di Garrone

Il film di Matteo Garrone non ce l’ha fatta. “Dogman” non parteciperà alla volata finale degli Oscar. La pellicola celebrata dal Festival di Cannes non potrà più ambire alla famosa statuetta. Eppure, Marcello Fonte, il protagonista assoluto del lungometraggio, è stato premiato quasi ovunque. Ha ricevuto, tra gli altri, la Palma come miglior attore sulla Croisette ed è fresco trionfatore agli Efa (European Film Academy), gli Oscar europei. Nonostante il plauso internazionale, “Dogman” non è riuscito ad entrare nella short list dei titoli non in lingua inglese annunciata dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Il 22 gennaio 2019, dai nove rimasti in lizza, sarà scelta la cinquina finale, in vista della cerimonia della novantunesima edizione degli Oscar, che quest’anno si terrà il 24 febbraio, al Dolby Theatre di Los Angeles e verrà trasmessa in tivù in più di 225 Paesi.

Ma l’Italia è ancora in corsa. Infatti, “Suspiria” di Luca Guadagnino, remake dell’horror d’autore firmato da Dario Argento nel 1977, è presente sia nella categoria Efa Makeup e hairstyling che in quella per la Canzone originale, con “Suspirium”, scritta da Thom Yorke. I film che continuano la corsa agli Oscar sono: “Roma” di Alfonso Cuaron (Messico), Leone d’oro a Venezia 2018; “Affari di famiglia” di Hirokazu Koreeda (Giappone), Palma d’oro a Cannes 2018; “Birds of Passage” di Cristina Gallego e Ciro Guerra (Colombia); “The Guilty” di Gustav Moller (Danimarca); “Opera senza autore” di Florian Henckel Von Donnersmarck (Germania); “Cafarnao” di Nadine Labaki (Libano); “Ayka” di Sergei Dvortsevoy (Kazakistan); “Cold war” di Pawel Pawlikowski (Polonia) e “Burning” di Lee Chang-dong (Corea del Sud).

Aggiornato il 18 dicembre 2018 alle ore 15:41