Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “A libro aperto. Una vita è i suoi libri” di Massimo Recalcati (Feltrinelli).

Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, è membro analista dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi. Dirige l’Irpa (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata) e nel 2003 ha fondato Jonas Onlus (Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi). Scrive per “la Repubblica” e insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università di Pavia. Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in diverse lingue, tra cui: “Ritratti del desiderio” (2012), Jacques Lacan. “Desiderio, godimento e soggettivazione” (2012), “Non è più come prima” (2014), “L’ora di lezione” (2014) e “Contro il sacrificio” (2017). Con Feltrinelli ha pubblicato: “Il complesso di Telemaco” (2013), “Le mani della madre” (2015), “Il mistero delle cose” (2016), “Il segreto del figlio” (2017) e “A libro aperto. Una vita è i suoi libri” (2018).

La Storia

Ci sono incontri che possono cambiare il corso dell’esistenza, che siano essi con persone in carne ed ossa o con parole fatte di carta ed inchiostro. Non è in fondo così difficile prendere atto del potere tangibile delle idee, di quella forza tanto astratta quanto reale che da sempre muove le fila dell’agire umano, spronando gli animi e i corpi. Giacomo Leopardi parla del libro come di “un compagno che ci fa trascorrere dei momenti felici”. Per Rinaldo Sidoli “l’anima di un individuo risiede nei libri che legge”. Cassandra Clare sostiene che “bisogna essere prudenti con i libri e con ciò che contengono, perché le parole hanno il potere di cambiarci”. Per Massimo Recalcati il libro è “un coltello, un corpo, un mare”.

Nove libri, di quelli capaci di leggerti sin dalle viscere, come è successo all’autore. Quella di Recalcati è un’esperienza tanto intima quanto profonda, è un nuovo modo di ridisegnare il profilo della propria essenza, attraverso pagine d’inchiostro che parlano dell’Io più nascosto meglio di quanto qualsiasi analisi potrebbe fare. Dall’ “Odissea” al “Vangelo”, passando per “La nausea” di Sartre e “La strada” di McCarthy, l’autore ci parla di sé attraverso libri che leggono dentro, più che essere letti, che raccontano frammenti sconosciuti o trascurati, come tasselli di un mosaico che finalmente ritrovano il loro posto. Così, leggere non è solo vivere altre vite e scoprire nuovi mondi, ma piuttosto vivere sé stessi e scoprire il proprio mondo.

“Qual è il segreto che custodisce un libro? Quali sono i libri che non abbiamo dimenticato e perché? Come può un libro essere un incontro? Cosa significa leggere un libro? In che modo l’inconscio può aprire un libro? Tutti questi interrogativi tracciano le vie lungo le quali Massimo Recalcati ci accompagna verso una nuova teoria della lettura con il racconto suggestivo dei libri che hanno segnato la sua formazione umana e intellettuale, dall’Odissea agli Scritti di Lacan. Ne scaturisce un’opera davvero unica: teorica e intima insieme, un intenso spaccato autobiografico di cosa può significare per una vita l’esperienza della lettura, un grande e appassionato elogio del libro in un’epoca che vorrebbe decretarne la morte”.

Massimo Recalcati sostiene la potenza della lettura non come erudizione, bensì come incontro. Indossando i panni del lettore, pur non spogliandosi del tutto di quelli di psicanalista, egli traccia la mappa del proprio io ed invita i lettori a fare lo stesso, a prendere coscienza di quelle pagine che più di altre gli sono entrate dentro, indicando una via piuttosto che un’ altra, o suggellando nuovi legami con la propria essenza.

“A libro aperto. Una vita è i suoi libri”, ci mostra che basta trasformare una congiunzione in verbo per lasciare che delle semplici righe d’inchiostro leggano la nostra vita, e non il contrario.

Aggiornato il 16 novembre 2018 alle ore 12:15