Puntuale anche questo sabato la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che vuole dare voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti (Longanesi). L’autrice vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Da ragazzina voleva fare la fotografa ma ha studiato Economia. Ama il mare ma vive in montagna. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Ama i romanzi di Donato Carrisi. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica.

La Storia

Un racconto agghiacciante dalli sottili venature oscure. Un cammino inesplorato ai limiti della realtà, sospeso tra dubbi e certezze. La protagonista della vicenda è Teresa Battaglia, la quale confessa di celare un segreto che non osa confessare nemmeno a sé stessa, e di avere paura per la prima volta nella vita. “Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine”. Un’indagine svolta lontano dai riflettori, in mezzo a mille difficoltà, avvolti da frammenti di realtà spesso troppo difformi per dare delle convinzioni. Il quadro che si presenta davanti ai nostri occhi fa pensare ad un delitto compiuto da due persone diverse. Una prima, lucida e metodica ed una seconda, al contrario, completamente impulsiva, priva di freni. Un rebus inquietante da scoprire ed assaporare molto lentamente, pagina dopo pagina.

Ricordiamo infine a tutti i lettori la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 10 marzo 2018 alle ore 08:14