La morte di John Gavin, interprete di “Psycho” e “Spartacus”

John Gavin ha attraversato la storia di Hollywood. L’attore statunitense di origini messicane ha lavorato con due autentici geni del cinema, interpretando film come “Psycho” di Alfred Hitchcock e “Spartacus” di Stanley Kubrick.

John Gavin, nome d’arte di John Anthony Golenor Pablos, è scomparso all’età di 86 anni, a Beverly Hills, in California. A suo modo, si occupa anche di politica. Grazie a un altro attore, Ronald Reagan nel frattempo divenuto presidente, viene nominato ambasciatore in Messico, dal 1981 al 1986.

Il debutto sul grande schermo di Gavin è datato negli anni Cinquanta. Ma a lanciarlo nel cinema che conta è il padre del melò cinematografico, Douglas Sirk, che lo dirige in “Tempo di vivere”, del 1958 e “Lo specchio della vita”, dell’anno successivo. Il 1960 è l’anno della consacrazione. Gavin veste i panni del fascinoso Sam Loomis nel capolavoro hitchcockiano. E interpreta Giulio Cesare per Kubrick.

Poi è la volta di Michael Curtiz. Che lo guida in “Olympia”, film in cui recita accanto a Sophia Loren. Gavin è presente anche in “Giulietta e Romanoff”, per la regia di Peter Ustinov e “Dimmi la verità” firmato da Harry Keller. Negli Sessanta alterna il cinema alla televisione. Sono numerose le sue partecipazioni nei telefilm dell’epoca. Due su tutti: “Destry” e “Convoy”.

Gavin nel 1971 viene contattato per interpretare James Bond in “Agente 007, Una cascata di diamanti” e nel 1973 per “Agente 007, Vivi e lascia morire”. Non ottiene i ruoli. Affidati, rispettivamente, a Sean Connery e a Roger Moore. Quel personaggio mancato viene vissuto da Gavin come un affronto. Così l’attore decide di ritirarsi.

Dopo l’abbandono della recitazione diventa un uomo d’affari di successo. Si sposa due volte. Dal 1957 al 1965 con l’attrice Cicely Evans, da cui ha due figlie che oggi  lavorano nel cinema: Christina come produttrice, Maria come attrice. Dal 1974 sposa Constance Towers, ancora una collega.

Aggiornato il 01 aprile 2018 alle ore 10:28