La musica e le parole di Guccini al Vascello

venerdì 28 aprile 2017


Teatro e musica, una storia semplice: due ragazzi si sono conosciuti vent’anni fa all’Università di Bologna, lui l’ha invitata al concerto di Francesco Guccini al palasport, lei ha accettato. Lui un fan sfegatato, lei è andata non sapendo neppure di chi si trattasse. Erano gli anni Novanta. Vent’anni dopo, quasi in due paralleli monologhi interiori, i due raccontano quell’esperienza. Una narrazione leggera, ilare, quasi comica, intervallata dai brani del cantautore modenese cui presta la voce Marco Morandi. Solo per due date - martedì 2 e mercoledì 3 maggio al Teatro Vascello - a Roma va in scena “Guccio!”. Per saperne di più abbiamo incontrato Giuseppe Gandini, ferrarese di 45 anni, che annovera diverse collaborazioni cinematografiche, televisive e teatrali. Ideatore e regista dello spettacolo, Giuseppe è lui stesso in scena, insieme a Valentina Bruscoli.

Come e quando nasce il progetto?

Guccio è stato portato in scena per la prima volta nel gennaio del 2015, in un centro vicino Ferrara. Da un punto di vista registico s’inserisce però come ultimo di una serie di cinque spettacoli, iniziati nel 2002, dedicati alle mie passioni personali. Siamo partiti nel 2002 con “La tombola”, che si svolgeva in uno stand della Festa de l’Unità, seguito da uno sulla Spal (società calcistica ferrarese), uno sulla storia d’Italia dal titolo “L’Italia siamo noi”. Poi è arrivato “Eyes Wine Shot”, che aveva come tema cardine il vino. Guccio è quindi il quinto spettacolo scritto e diretto da me. Insomma Guccini, l’ultima passione.

Quindi uno spettacolo musicale?

Mi piaceva mettere in scena una parte drammaturgica da accompagnare alle canzoni di Francesco Guccini. L’idea vera e propria nasce dall’incontro con il musicista Roberto Manuzzi (sassofono e fisarmonica), ferrarese anche lui, che ha seguito Guccini in tournée per oltre 25 anni. All’inizio avevo scritto un testo complicatissimo, dove i personaggi (molteplici) prendevano vita delle canzoni. Era praticamente irrealizzabile! Così ho virato su una storia semplicissima. È il 1996, Bologna, lei e lui si conoscono all’Università e lui la invita al concerto... e a quel concerto tra loro due non succederà nulla, proprio come nelle canzoni di Guccini. Ma quel concerto cambierà la vita di lei. In scena due attori, che siamo io e Valentina Bruscoli. La voce – per la prima volta – è quella di Marco Morandi. Musicalmente Luca Longhini alla chitarra e Roberto Manuzzi, sax e fisarmonica.

Qual è l’approccio?

Il tutto è molto comico. In un certo senso ho voluto ricalcare il modello che il cantautore di Pavana utilizzava per i suoi concerti – ne ho visti più di 40! Le canzoni a volte avevano anche una poetica drammatica, ma tra un brano e l’altro lui faceva cabaret.

Avete altre date dopo quelle al Teatro Vascello?

Beh sì, ne abbiamo una importante, sabato 17 giugno, proprio a Pavana, il paese di Guccini. Andiamo per così dire a “casa sua”, faremo lo spettacolo in piazza. Speriamo venga a vederlo anche lui che ancora non l’ha visto.

Altri progetti in cantiere?

Ne avrei tanti, ma a scarseggiare sono i produttori. A parte “Eyes Wine Shot” che ha fatto più di 70 repliche, gli altri non sono portati in scena molte volte pur mantenendo una loro attualità. Senza produttore al momento non credo abbia senso farne uno nuovo.

Piace qui ricordare che Valentina Bruscoli porterà in scena, sempre al Vascello, per due fine settimana (7-8 e 13-14 maggio, più una matinée per le scuole venerdì 12) uno spettacolo per ragazzi, “Spazzasmog”, una favola moderna su una tematica ecologica.

(*) Per informazioni e biglietti: Teatro Vascello


di Elena D’Alessandri