Per la rubrica con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio alle nuove proposte della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo “Il Nilo non finisce nel mare” di Renato Assin (Alter Ego Edizioni). L’autore nasce a Como nel 1959. Si laurea a Milano in Medicina Veterinaria. Effettua diversi soggiorni di approfondimento negli Stati Uniti senza trascurare viaggi di avventura per conoscere il mondo. Affascinato dalla diversità, si interessa di geografia umana e fotografia. Vive e lavora a Roma, occupandosi della salute degli animali da compagnia. Sul tema, ha pubblicato per Sonzogno il romanzo L’amore lascia il segno (2011).

La Storia

Un’avventura straordinaria. Un romanzo che ci proietta nella storia recente del Medio Oriente, portandoci alle radici di un intreccio politico controverso e affascinante.

“Roberto Mosseri riceve una lettera da un personaggio misterioso in un bar di Milano nella primavera del 1967. La proposta contenuta nella missiva è sconvolgente. Dalla sua risposta dipenderanno i destini di molte persone e gli equilibri dell’intero Medio Oriente. La sua vita e quella di altri personaggi s’intrecciano tra Egitto, Israele e Italia. Una missione impossibile lo attende: ricongiungere il passato con il presente, ma nel contempo salvare il futuro di uno Stato, in discussione sin dal primo giorno della propria esistenza”.

Il protagonista richiama la figura paterna dell’autore, il quale tenta di comprendere su quale percorso il fiume lo abbia portato. La prospettiva di dover ricominciare una vita da zero, in un nuovo Paese, la consapevolezza dei propri mezzi e i dubbi relativi a un’inattesa possibilità, sono gli ingredienti di questa gustosa opera. Renato Assin compone un mosaico tanto complesso quanto seducente, pieno di pathos e colmo di amore per quelle terre.

La “Voce” dello Scrittore

“Ho scelto un titolo così strano e paradossale perché mi serviva per esprimere l’idea di una storia assurda, bizzarra, che porta un normale cittadino, abitante del Cairo nel 1940, a trovarsi improvvisamente espulso e costretto ad andarsene dal suo Paese”.

Ricordiamo infine a tutti i lettori anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 08 novembre 2017 alle ore 14:11