La voce degli scrittori, “Mediorientati”

Per la rubrica con la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio alle nuove proposte della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo “Mediorientati” di Gian Stefano Spoto (Ianieri Edizioni). Spoto, emiliano, giornalista della carta stampata prestato alla televisione, è stato, fra l’altro, capo della cronaca del Tg2, vicedirettore di Rai 2 e di Rai Internazionale. Dal 2014 corrispondente Rai dal Medio Oriente. Autore, ideatore e conduttore di diversi programmi (Linea Verde Orizzonti, Futura City, Italia è, Italia extra), ha collaborato con numerose testate giornalistiche (“la Repubblica”, “il Secolo XIX”, “Il Resto del Carlino”, “il Giornale”, “Cosmopolitan”) e ha scritto tre libri: Un futuro che viene da lontano (FrancoAngeli 2003, con il sociologo Giorgio Pacifici), Most (Curcio 2007) e Salgari. Centocinquanta Indie (Curcio 2012).

La Storia

Un intenso quadro emozionale delle vicende umane del Medio Oriente. Un percorso razionale all’interno di un mondo troppo spesso stereotipato. Un testo che nasce dall’esigenza di andare oltre l’apparenza, scavando nella profondità di un mondo che non può essere sintetizzato nei brevi servizi dei Tg e che non si può accontentare di qualche sporadico approfondimento. Questo libro persegue l’obiettivo di saziare la fame di conoscenza da parte di coloro i quali seguono con ardore tali vicissitudini. Oltre la cronaca ci sono infatti le storie delle persone che la compongono, molte volte oscurate dai loro stessi drammi. Si cammina così in mezzo a terre devastate, aride di sorrisi e ricche di insidie, in cui l’ipotetica colonna sonora viene troppo spesso interrotta da segnali d’allarme. C’è tempo anche per qualche aneddoto simpatico come quello dei monasteri ortodossi, capaci di creare sulle montagne un piccolo business, prestando il loro asino ai visitatori per evitare di faticare nelle salite più ripide. Tra dogmi imponenti e fertili deserti non manca poi un pizzico di magia, la stessa con la quale si riesce a entrare in sintonia con le vite di questi uomini. Spoto accende così i riflettori su “personaggi” ingiustamente offuscati dal filtro della loro etnia.

La “Voce” dello Scrittore

“Da chi scrive di Medio Oriente ci si aspettano dotte disquisizioni, acrobatiche dietrologie, cultura altissima e barricate obbligatorie, da una o dall’altra parte. Ma Israele, Palestina, Giordania, Gaza, prima di essere al centro di intrighi forse irrisolvibili, sono popolate da milioni di persone, ognuna con status diversi e destini spesso incredibili”.

Ricordiamo infine a tutti i lettori anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 09 maggio 2017 alle ore 12:18