“Eros e Priapo” finalmente integrale

Scoprire un grande libro è sempre un’esperienza straordinaria per il lettore. Questo è possibile grazie alla recente pubblicazione nella versione integrale di “Eros e Priapo” (Adelphi) di Carlo Emilio Gadda, curata da due studiosi come Paola Italia e Giorgio Pinotti. Pubblicato in una forma edulcorata e censurata alla metà degli anni Sessanta, oggi questo libro appare nella sua versione integrale;opera definita d’importanza capitale da Pietro Citati sul Corriere della Sera.

Quando uscì, il libro venne giudicato come una veemente e dura invettiva contro il fascismo e la figura di Benito Mussolini, nel libro designato da Gadda con espressioni offensive come il Batrace Stivaluto e il Fava incline a berciare dal balcone della sala del mappamondo menzogne e smargiassate. Nella prima parte del volume Gadda precisa che vuole descrivere e analizzare i procedimenti oscuri dell’essere umano che appartengono e si riferiscono all’inconscio, al subconscio, laddove si formano gli impulsi animali. Per Gadda troppo spesso gli storici di professione, ignorando la natura inafferrabile dell’animo umano, non considerano quanta parte abbia il male negli eventi umani, dando per scontato che tutto debba andare per il verso giusto, come se non esistessero le deviazioni, gli errori e i vicoli ciechi della storia umana. Infatti nel libro, dopo aver trattato in modo magistrale il rapporto tra Eros e Logos, tra gli istinti e gli impulsi e il pensiero e la razionalità, Gadda delinea una distinzione molto profonda: quella tra la dialettica di superficie, basata sulla concezione hegeliana del divenire storico, secondo il movimento scandito da tesi, antitesi e sintesi, e la dialettica biologica.

Questa seconda modalità analitica, rivolta a scoprire la verità tenendo presente la reale natura umana di ogni persona, non può ignorare che Eros è alla radice della personalità di ogni individuo e guida i rapporti tra le persone all’interno delle istituzioni collettive. Per Gadda, durante il periodo della dittatura fascista, il Logos venne sacrificato a favore di Eros, poiché non poteva soddisfare la concupiscenza eccessiva da cui erano animati i seguaci della dittatura. Secondo questa visione, che deriva dal grande testo di Freud “Totem e Tabù” molto studiato dallo scrittore, l’Io collettivo è guidato ad autodeterminarsi dagli istinti e dalle pulsioni più che dalla ragione e dalla conoscenza. Molte pagine sono dedicate alla trattazione del narcisismo. La natura umana conferisce, in virtù di un meccanismo biologico eguale per ogni persona umana, il bisogno insopprimibile di ostentare le proprie qualità e capacità. Questo spiega perché, fin dai primi anni della formazione del carattere, la componente erotica, presente in ogni persona, la induce a identificarsi con un grande modello capace di dare un senso e un valore alla vita individuale. Tutto questo ragionamento viene sviluppato da Gadda per spiegare il potere di seduzione esercitato da Mussolini per oltre vent’anni sulle masse italiane del tempo. Tuttavia, se questo è potuto accedere, questo fatto innegabile si può comprendere soltanto se si è consapevoli che, durante gli anni della dittatura fascista, a difettare e ad essere assenti tra i cittadini italiani furono sia lo spirito critico sia la diligenza morale. Gadda osserva che una pedagogia sagace deve guidare la collettività verso il bene e distoglierle dal male la verbosità vacua e retorica.

L’Io, per effetto della evoluzione della specie a cui apparteniamo, ha la tendenza ad innamorarsi del modello in cui si identifica. Nicolenka in “Guerra e Pace“ di Lev Tolstoj sceglie come modello prima Napoleone; in seguito, quando il Logos ha il sopravvento sull’Eros, comprende che deve seguire lo Zar Alessandro I. Gadda ricorda che come persone tutti noi siamo intellettualmente eredi del passato e da esso sostenuti e supportati. Il folle narcisista nega al passato il suo valore gnoseologico, etico e culturale, poiché presume di poter determinare con le sue decisioni il divenire storico. Diversamente, l’uomo morale tende a sublimare la sua disponibilità erotica idolatra rivolgendola ai grandi personaggi e ai momenti storici a cui si devono gli impulsi scientifici ed etici nella storia, come il Cristianesimo, il Rinascimento, la Rivoluzione illuminista, il Romanticismo, il Positivismo. Grazie al pensiero critico il male deve essere noto e notificato, e le figurazioni mitiche, di cui si è nutrita la dittatura fascista per oltre venti anni, possono essere smascherate nella loro inconsistenza poiché non possono essere annoverate tra le forze che operano i cambiamenti storici. Questo libro di Gadda, per i curatori di questa versione di Eros e Priapo, deve essere considerato un trattato di psicopatologia delle masse.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:22