La voce degli scrittori, Il segnale dell’elefante

sabato 18 febbraio 2017


Anche questo week-end ritorna la rubrica attraverso la quale “L’Opinione delle Libertà” vuole dare voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Il segnale dell’elefante” di Francesco Maria Fabrocile (Marlin Editore). L’autore (Roma, 1976) è dottore di ricerca in Storia contemporanea all'Università di Cassino, insegnante e pubblicista. Dal 1996 collabora con il Circolo Giustizia e Libertà di Roma (fondato, tra gli altri, da Ferruccio Parri e Cencio Baldazzi nel 1947) su temi legati a Gobetti, al movimento “Giustizia e Libertà” e alla lotta partigiana.

La Storia

Un’opera senza precedenti. Una ricerca approfondita e meticolosa da cui è scaturita un’opera appassionante. La Storia sa spesso essere più intrigante di qualsiasi finzione, soprattutto quando si scava a fondo, provando a riportare in superficie verità nascoste. “Il libro racconta la storia, anzi le storie, che hanno dato origine al Partito d’Azione romano. Il Partito d’Azione intercetta e sabota il piano tedesco di affamare Roma e di deportarne il potenziale produttivo, bloccando nelle cancellerie le esecuzioni delle condanne per disobbedienza ai bandi nazisti. Dopo la decapitazione dei quadri organizzativi con le retate di polizia del febbraio-marzo ’44, il Partito si riorganizza e prepara un piano militare insurrezionale: con 1200 armati, anche da solo il Partito è pronto a dare il colpo di grazia ai nazisti in smobilitazione. Mentre la base, intenzionata a combattere, trova collaborazione orizzontale con partigiani di colore diverso, i rapporti con gli Alleati e con i badogliani sono la quadratura del cerchio: il segnale radio - “elefante” - convenuto con gli americani per lo scoppio dell’insurrezione si perde in un giallo di rapporti interni al Partito, destinati a lasciare dopo il 4 giugno ferite non rimarginabili e verità indicibili, mentre la guerra, inesorabile, continua”. Uno stile narrativo avvolgente e ritmato ci riporta a quei momenti, facendone emergere intensità e pathos. Francesco Maria Fabrocile riesce a dare nuova linfa ad avvenimenti fino ad oggi solo parzialmente trattati.

La “Voce” dello Scrittore

Il segnale dell’elefante è il segnale in codice che, nei primi giorni di giugno del 1944, doveva pervenire ai partigiani romani, essendo il segnale dell’insurrezione, da parte degli Alleati. Sembra però che questo segnale via radio non arrivò mai e l’insurrezione non scoppiò”.

Ricordiamo infine a tutti i lettori anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.


di Michele De Angelis