Viaggio nel Meridione nel libro di Provenzano

Il libro di Francesco Provenzano, da poco nelle librerie, Un viaggiatore tra borghi e città (Luigi Pellegrini editore, 16 Euro) - Dal Centro al sud alle Isole d’Italia, alla scoperta di cultura, storia, tradizioni, sembrerebbe ricondurre il lettore ad uno dei tanti itinerari turistici e culturali. In realtà offre molto di più.

L’autore ci accompagna attraverso centri urbani - ora grandi, ora assai piccoli, molto noti o spesso ingiustamente dimenticati - paesaggi, tradizioni popolari, fino alle radici storiche e culturali delle regioni a Sud della “linea gotica”. Ma l’itinerario che Provenzano propone, che non casualmente esclude il Nord della nostra Penisola, a dare quasi l’idea di un’Italia spezzata in due, quella che i leghisti hanno chiamato Padania, ha anche una dimensione politica, economica e sociale che rappresenta un’ulteriore occasione per sottolineare che la ferita, aperta con l’Unità d’Italia, è ancora irrisolta.

Soprattutto quando l’autore parla del Sud, in particolare della Calabria e delle Isole. Ciò si comprende chiaramente dalla sintetica, ma significativa bibliografia, dove sono citati studi come ”La questione italiana, il Nord e il Sud dal 1860 ad oggi” di Francesco Barbagallo o “Sud Ribelle” di Nando Dicè. Rappresenta, dunque, un saggio che si inserisce nel vasto ambito della letteratura meridionalistica.

Provenzano, lungo il suo itinerario, sottolinea, con vena ottimistica, di saper guardare al futuro, le ingiustizie che ancora si continuano a perpetrare nei confronti del Sud. E con fiducia ci rivela, infatti, che “vuole essere un percorso che superi l’antico e affermi il nuovo”. Ecco, allora, che nel dispiacere di vedere tante occasioni mancate e l’amarezza di non vedere valorizzato ancor oggi pienamente l’immenso patrimonio culturale, storico, paesaggistico, artistico, architettonico, archeologico che caratterizza il Meridione d’Italia, auspica che si realizzi, in un momento di grave crisi economica, l’intelligenza di mettere a profitto questa immensa ricchezza, che potrebbe permettere al Sud di risollevarsi e di contribuire così, anche significativamente, alla ripresa dell’economia italiana.

Aggiornato il 22 giugno 2017 alle ore 13:09