La passione del dubbio di Henry James

Le grandi creazioni letterarie sono capaci di svelare i meandri dell’animo umano e di porre il lettore di fronte alle questioni fondamentali dell’esistenza. Rientrano in questa categoria di opere letterarie i racconti di cui è autore Henry James, un grande scrittore, di cui l’editore Marsilio propone una nuova versione a cura di Alide Cagidemetrio, da poco in libreria con il titolo “La passione del dubbio”.

In questi cinque racconti il lettore incontra figure di uomini e donne, nati in America, che per coltivare le loro passioni estetiche e intellettuali viaggiano alla scoperta della bellezza e dell’arte attraversando, in preda alla emozione, le più importanti città Europee: Ginevra, Roma, Parigi, Londra. Nel primo racconto, intitolato “Madame de Mauves”, Longomore, un intellettuale americano, viene colpito dal fascino di Euphemia, una sua connazionale che ha sposato un barone francese. Longomore si accorge con il suo sguardo penetrante che la donna è tormentata. Essendo molto ricca, avrebbe potuto vivere negli Stati Uniti.

Euphemia, per rimanere in Europa, si unisce in matrimonio con il barone de Mauves, un uomo spregevole e insensibile, dissoluto e inconcludente. È straordinario nel racconto il modo con cui Longomore riesce a cogliere la dimensione interiore di Euphemia, una donna profondamente infelice. In questo racconto sembra che la donna sia vittima del marito, in realtà alla fine sarà il barone a smarrirsi e a togliersi la vita sopraffatto dal senso di colpa per le sue malefatte. In questo racconto il barone de Mauves appare come un personaggio privo di senso morale e incapace di coltivare i sentimenti.

Nel secondo racconto, intitolato “Daisy Miller”, la protagonista è una giovane donna, affascinante e libera. Winterbourne, un intellettuale americano, si trova in un albergo di lusso a Ginevra, la capitale del calvinismo, in questo luogo elegante e raffinato prova una grande attrazione verso una giovane donna, miss Daisy Miller. La giovane, che è in viaggio con la sua famiglia, è in procinto di trasferirsi nella città di Roma. Winterbourne incontra nuovamente Daisy Miller in una casa di Roma in via Gregoriana, dove vive una ricca signora americana, il cui nome è Walker. Nella città di Roma, passeggiando con un esteta romano, il signor Giovanelli, al Pincio a Villa Borghese, Daisy Miller desta scandalo e sconcerto per la sua libertà di comportamento. In questo racconto, che si conclude in modo tragico, emerge la diversità esistente nella società americana rispetto a quella Europea, dove ancora alle donne tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento non era concessa la possibilità di vivere liberamente.

In questa raccolta il racconto che coinvolge di più il lettore è il terzo, intitolato “Il Carteggio Aspern”. Uno scrittore è impegnato da tempo a studiare e interpretare l’opera di un grande autore, Jeffey Aspern. In seguito alle sue ricerche scopre che a Venezia è ancora in vita un’anziana signora, che ha intrattenuto una fitta corrispondenza con lo scrittore, la cui opera è divenuta il campo di una sua infinita e sconfinata esplorazione. Lo scrittore si reca a Venezia, di cui nel racconto vi è una descrizione letteraria indimenticabile per la sua bellezza che evoca i quadri di Canaletto, per chiedere alla signora di ospitarlo nel suo palazzo. Miss Borderau, che in gioventù ha amato Jeffery Aspern, vive in un antico palazzo veneziano in compagnia della nipote, Miss Tita. Lo scrittore, l’io narrante del racconto, cerca in tutti i modi di entrare in possesso del carteggio che Miss Bordereau ha avuto con Aspern.

In questo racconto viene mostrato, in modo straordinario, quanto può essere profonda e intensa la passione per la ricerca intellettuale volta a cogliere e a decifrare la poetica di un grande artista e letterato. Dopo la morte di Miss Bordereau, Miss Tita, che vorrebbe cedere il carteggio allo scrittore in cambio del suo amore, quando viene respinta decide di distruggere il carteggio. Con questo meraviglioso racconto, James ha voluto rappresentare quanto è difficile per un critico letterario comprendere i testi letterari e interpretarli correttamente.

Il quarto racconto, contenuto in questa raccolta, è il famoso e celebre “Il giro di vite”. In questo testo una giovane istitutrice, per educare due bambini, Flora e Miles, rimasti senza i genitori viene inviata dal loro zio in una casa di campagna situata in Harley Street, denominata Bly. In questo luogo l’istitutrice assiste alle apparizioni di spettri che simboleggiano il male assoluto, mentre i due bambini sono la personificazione dell’innocenza e della perfezione morale. La raccolta si conclude con il racconto “L’angolo bello” sul tema intellettuale della doppia identità. Un libro bello e profondo, che conferma la genialità letteraria di Henry James.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:25