La voce degli scrittori, “In pessimo Stato”

Ritorna la rubrica con cui “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “In pessimo Stato” di Otello Lupacchini (Koinè Nuove Edizioni). Lupacchini, in magistratura dal 1979, impegnato da sempre sui fronti caldi della criminalità organizzata, comune, politica e mafiosa. Si è occupato tra l’altro degli omicidi del Pm Mario Amato, del banchiere Roberto Calvi, del professr Massimo D'Antona, della strage di Bologna e della Banda della Magliana. Autore del best-seller “Banda della Magliana” (oltre 30mila copie vendute).

La Storia

Un’opera di ampio respiro sugli scenari sociali nazionali. “Omicidi, attentati, tradimenti politici e umani, malversazioni, scandali finanziari, straripamenti di potere, brigantaggio, mafia, stragismo conservatore, terrorismo eversivo. Sono soltanto alcuni dei mali che affiorano scavando nella storia dell’Italia unita e che rendono intollerabile la retorica del guardare avanti, per trarre dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c’è da rinnovare nella società e nello Stato”. Il tentativo fallito di coniugare democrazia, laicismo e sviluppo economico, a causa di intenti solo proclamati e mai realizzati. Abusi di potere che alimentano odissee giudiziarie e carcerarie, favorendo ingiustizie dai contorni catastrofici, incrementando rabbia e malessere generale. Vengono svelati tutti i lati oscuri dell’ambizione, sentimento imperante un po’ in tutti i momenti storici, spesso malattia per coloro i quali non ne sanno gestire l’impatto e finiscono per esserne dominati. Si ripercorrono una miriade di storie memorabili, come quella di Peppino Impastato, evidentemente nato con un destino già segnato, o come quella dell’assassinio di Carlo e Nello Rosselli, i due antifascisti fiorentini uccisi il 9 giugno del 1937 da sanguinari sicari del movimento Osarn. La logica della Storia è spesso crudele ma alcuni contorni non potranno mai essere cambiati e starà a noi tentare di vivere bene, facendo tesoro delle lezioni impartite dal nostro passato. Otello Lupacchini mette a frutto la sua grande esperienza, dando vita ad un’opera di profonda formazione.

La “Voce” dello Scrittore

“La mia opera nasce con l’intento di mostrare una faccia della nostra storia che normalmente viene tenuta gelosamente nascosta. Si rivolge anche ai giovani, perché non c’è nulla di peggio che vivere in un eterno presente senza conoscere il proprio passato”.

Ricordiamo infine a tutti i lettori anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:24